Terra di sole, di mare, d’arance.

Terra di affanni, di armi, di morti.
Palermo mia,
ai piedi del monte,
ti sei piegataprestata in un pomeriggio d’estate:
esplosioni, corpi lacerati, morti ammazzati per difenderti.
Traditrice terra mia, ti sei prestata.
Ora bugiarda, nascondi, proteggi.
Serena Marotta

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