Incontri


                                                   foto: Serena Marotta

Abbiamo voluto dire no
al giorno,
che ci siamo incontrati
e ci siamo amati in silenzio,
con gli occhi, con le mani,
con la voce.
Abbiamo voluto dire no,
al giorno che ci siamo amati
in silenzio, con la nostra mente,
con i nostri corpi.
Abbiamo voluto dire no ai sogni,
a quel prato fiorito reso vivo dalle nostre risate.
Serena Marotta

Luce di sogni

                                                     foto di Serena Marotta


La luce accarezza la finestra e illumina i loro sogni,
atterra leggera come un soffio.
Si aprono a ventaglio una serie di interrogativi,
intanto loro continuano a giocare sulla scia della mia immagine.
Sento crescere il loro
desiderio di sapere,
mentre resto intrappolata nel loro mondo
fatato.
Penso: voglia di crescere
 respiri soffici di nuvole,
giochi di fantasia e sogni da grande.
Pulsioni di un mondo lontano,
si aprono nella mia mente:
ci scruto dentro.
 Il loro futuro?
Si getta nel fiume dell’indifferenza.
Serena Marotta

Come in un sogno

Come in un sogno

Nuoto verso l’infinito: l’acqua è gelida,

la sento trepidare tra le braccia.

Ora la carezza dell’onda avvolge il corpo,

il suono del mare parla alle orecchie:

nuoto libera nell’abbraccio del sale,

il cielo avvolge il gesto con un sorriso,

il sole accarezza la pelle,

dandole il rossore di un primo bacio.

Lontano sento uno stormo cantare il verbo amare:

l’eco lo accompagna.

Intanto immagino il volto di un uomo,

che mi accompagna con passi decisi sulla sabbia:

tremo sotto lo sguardo delle sue ciglia, che vibrano al vento.

Ci immergiamo in un sogno di estate eterna:

il calore del pensiero mi dà la forza di reagire,

ho con me il ricordo di quel volto, che avvolge i pensieri e li scandisce:

ora sono più vicini e ho la sensazione di accarezzarli con le mani.

Dondolo nel ricordo, guardando al presente:

c’è ancora quel volto, che accompagna il vibrare del pensiero.

Consumo fogli di carta, che portano con sé il profumo che ho immaginato,

il colore dell’inchiostro assomiglia al sorriso di quel volto d’uomo, che sa sorprendermi.

Le parole che scorrono libere sono gocce di pioggia leggera, che bagnano il mare,

dove sto nuotando sogni.

Serena Marotta

Le fontane di Porta Felice

L’Aquila scolpita sul dorsale che – sino al 29 novembre 2010 – non si distinguevano più – con le spaccature su entrambe le vasche, che mostravano i segni lasciati dal tempo – oggi tornano a brillare.

Sono le due fontane laterali esterne di “Porta Felice”- uno dei monumenti fatto costruire dal vicerè Marcantonio Colonna e progettato da tre architetti del senato: Mariano Smiriglio, Pietro Novelli e Vincenzo Tedeschi tra il 1582 e il1637 – come racconta Rosario La Duca in “La città Perduta” – che la fantasia del passante aveva anche trasformato in ricettacoli di rifiuti.


Serena Marotta

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