“Terrasini in love”, al via l’evento culturale tra libri, mostre, recitazione e musica

 

La casa editrice Informazione libera presenta i suoi libri

 

Sarà inaugurato venerdì 2 agosto alle 18 l’evento “Terrasini in love” organizzato da Whats’Art e patrocinato dal comune di Terrasini. Tre giorni all’insegna della cultura.

Tanti gli eventi in programma: dalla recitazione alle mostre alla presentazione di libri.

Ecco il programma:

Venerdì 2 Agosto 2019 Vernissage

18:00 Inaugurazione con interpretazione del V canto della Divina Commedia a cura dell’attrice
“Gabriella Pillitteri”
–taglio del nastro con il Sindaco “Giuseppe Maniaci” e l’assessore “Vincenzo Cusimano”
-Presentazione progetto “Terrasini in love” a cura di whats’Art group con lo storico d’arte “Davide
Valdesi”

Artisti Adriana Bellanca, Alessandra Scarpisi, Angela Sarzana, Annita Borino, Barbara Bruca,
Carmen Frisina, Cinzia Romano, Clotilde Alizzi, Daniela Marcianò, Daniela Pisciotta,
Davide Mancuso, Davide Valdesi, Mariano Di Cristina, Nicoletta Militello, Noemi Gulizzi,
Pietro Sanfilippo, Rosario Cali’, Salvatore Neve, Tommaso Salemi, Tony Polizzi.
18:30 Concerto musicale a cura della maestra Pia Tramontana – coro di voci bianche Teatro dei
ragazzi.

19:30 presentazione del libro “Casi scottanti e birre gelate” di Marina Caserta edizione
“Informazione libera” – seguirà la presentazione del libro inchiesta “Ciao, IBTISAM! Il caso Ilaria Alpi” di Serena Marotta e del suo romanzo “I sensi. Uomini di un certo tipo”.

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“Ciao, Ibtisam”. Il caso Ilaria Alpi – di Serena Marotta

copertina due

 

ARTICOLO 21

 

Il caso Ilaria Alpi «Ibtisam» è la traslitterazione della parola araba che significa sorriso. La scelta del titolo nasce dal desiderio di fare un omaggio a Ilaria Alpi, inviata del Tg3, che amava il mondo arabo. Ilaria che tutti ricordano proprio per quel sorriso che non l’abbandonava mai. Ilaria Alpi era una persona determinata, una «signora giornalista», una persona semplice e generosa. Ha tanto voluto quel viaggio, il settimo, l’ultimo. Con lei il 20 marzo 1994, a Mogadiscio, c’era l’operatore Miran Hrovatin di Videoest di Trieste.

Quello è stato il loro ultimo viaggio. Sono passati ventiquattro anni da quell’esecuzione avvenuta per le strade di Mogadiscio. Ventiquattro anni senza conoscere la verità, tra depistaggi, false dichiarazioni, ritrattazioni. Ci sono stati tre processi e una Commissione d’inchiesta parlamentare per tentare di dare un volto e un nome a chi ha voluto questo duplice omicidio. Due tesi opposte si sono fronteggiate in questi anni: quella della sparatoria conseguente a un maldestro tentativo di rapina, nel quale emerge la figura del capro espiatorio Hashi (il somalo arrestato e poi liberato dopo anni di carcere) contro quella, ben più consistente, di un attentato premeditato per bloccare le inchieste che Ilaria stava conducendo in terra somala su un coacervo di traffici illeciti di armi e rifiuti, scomode anche per l’Italia. “Ciao, Ibtisam” mette insieme i tasselli di un mosaico.

 

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Ilaria Alpi: in ricordo di mamma Luciana, sempre in lotta per la verità

Luciana alpi tg3 Rai

Una tesi, una lettera e poi un libro. Dalla mia tesi sono passati dieci anni. Era maggio del 2008, quando nella cassetta della posta ho trovato la vostra lettera. L’emozione era quanto la vostra stima e gratitudine per il mio lavoro su vostra figliaIlaria Alpi, l’inviata del Tg3 uccisa a Mogadiscio, in Somalia, il 20 marzo 1994, insieme all’operatore Miran Hrovatin.

Una lettera che conteneva il vostro abbraccio e la speranza di incontrarci un giorno a Roma. Quel giorno, purtroppo, cara Luciana e Giorgio non è mai arrivato. Il tempo ha remato contro. E io non sono partita da Palermo per Roma. Il desiderio di incontrarvi è rimasto uguale, come l’affetto reciproco.

Lunghe conversazioni telefoniche con Luciana Alpi, dopo l’invio del mio libro sul caso di sua figlia Ilaria. Era come se la conoscessi da sempre. La vita è beffarda: ti fa entrare in quella degli altri, ti nutre di affetti e poi te li toglie. Così un giorno, all’improvviso. Durante le nostre conversazioni, non ho mai osato chiederle nulla. Tutto tra noi era spontaneo. Non ho mai voluto essere invadente, ma forse lo sono adesso, mentre scrivo queste parole.

Luciana Alpi, biografia di una donna coraggiosa

Luciana Alpi aveva 84 anni. Era nata a Brescia il 3 agosto del 1933 e viveva con la sua famiglia a Roma. Era una signora elegante nell’animo e nell’aspetto. Una persona pura e sensibile. Si preoccupava delle persone, di chiedere «come stai?». Una donna forte e coraggiosa, proprio come lo era sua figlia Ilaria. Una donna che ha continuato la sua battaglia sino alla fine per avere verità e giustizia. Adesso non c’è più. È morta martedì 12 giugno alle 20.30, a distanza di cinque giorni dall’udienza sulla richiesta di archiviazione.

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Fonte immagine: Tg3

https://www.youtube.com/watch?v=DHvetio3Q8Q