In attesa che il ministro Gelmini accetti un confronto pubblico, Giacomo Russo e Caterina Altamore proseguono il digiuno davanti a Montecitorio. Intanto lanciano un’altra iniziativa…

Stamattina Giacomo Russo, lavoratore precario della scuola, è stato trasferito d’urgenza all’ospedale Santo Spirito di Roma, dove il medico ha riscontrato un grave stato di disidratazione. Nel pomeriggio le sue condizioni sono migliorate: «L’ho sentito al cellulare e stava un pochino meglio – racconta a “Italos” Liella Stagno, docente e amica di Russo-, ma invece di farsi fare gli esami necessari e riprendere ad alimentarsi, dopo aver fatto una semplice flebo, ha scelto di tornare al presidio di Roma mettendo in secondo piano la sua salute”.
Giacomo Russo e Caterina Altamore ormai da 5 giorni hanno lasciato Palermo per proseguire la protesta contro i tagli del decreto Gelmini davanti a Montecitorio. Continueranno lo sciopero della fame sino a quando il ministro Gelmini non accetterà un confronto pubblico. Una richiesta che ancora oggi è stata ricambiata con il silenzio. Nel frattempo, a Palermo, gli altri precari hanno occupato gli uffici del Csa.

Liella Stagno, in contatto con i suoi colleghi che si trovano a Roma, sta conducendo invece una battaglia sul web. Anche lei, docente disoccupata, lo scorso anno – nel periodo delle convocazioni – ha condiviso con Giacomo Russo e altri colleghi lo sciopero della fame: “Lo abbiamo interrotto – spiega l’insegnante – a seguito di promesse che sono rimaste ‘parole al vento’, a parte il contentino dei progetti regionali ancora non avviati e totalmente privi di garanzie”. E aggiunge: «Ero e resto disoccupata – e come me tanti miei colleghi – dopo aver dedicato anni alla formazione e al servizio degli alunni credendo nella mia professione di insegnante. Spero che i sacrifici che stanno facendo Caterina e Giacomo possano servire a qualcosa», conclude l’insegnante.

Serena Marotta
(31-8-2010)

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