Una sola parola, meravigliosa come te: papà
Solo un po’ di leggerezza poteva placare la sensazione di soffocamento che le provocava il dolore della perdita. La perdita di un uomo che l’aveva cresciuta, amata. Lei non riusciva ancora a credere che suo padre aveva chiuso gli occhi per sempre. Nonostante l’ambulanza, l’ospedale, il marmo e poi la bara. Lui era un uomo forte, deciso, un combattente. Proprio come lo era stato suo padre, ma senza armi, con le parole, con la giustizia. Quella giustizia in cui credeva fiero.
Penne per dar voce alle idee: la casa editrice di Palermo ispirata alle parole di Gaber
Dal progetto Radio Off, nasce a Palermo la casa editrice Informazione Libera: la parola ai professionisti per raccontare il territorio, e non solo
Tante teste, tante idee, tanta voglia di parlare di cultura e di diffondere idee dando loro la massima diffusione: è questa l’essenza della casa editrice Informazione Libera, appena nata a Palermo.
«Dove esistono una voglia, un amore, una passione, lì ci sono anch’io»: sono queste le parole di Giorgio Gaber che animano lo spirito di Radio Off, un progetto nato dalla passione per il giornalismo, la cultura, il sociale, da cui ha preso le mosse questo progetto di editoria.
Radio Off è nata nel 2013 come spazio di legalità ma anche di sperimentazione ed è a sua volta solo una delle facce dell’associazione Informazione Libera Network.
Nel dettaglio, la casa editrice “Informazione Libera” raccoglie un gruppo di professionisti, tra medici, insegnanti, creativi, artisti e giornalisti, che vede impegnati l’editore Liborio Martorana (editore e presidente dell’associazione) Serena Marotta (direttore responsabile , editore) e Fabio Gagliano (vice presidente dell’associazione libera network, medico, scrittore, editore).
E ancora, un team variegato formato da Fabrizio Vasile (scrittore e ideatore eventi culturali), Piero Melati, giornalista e scrittore, Mario Tralongo (fondatore e collaboratore) Ivo De Gasperi (collaboratore), Salvo Ciulla (antropologo, fondatore e collaboratore), Fabrizio Tralongo (collaboratore) Giandiego Marigo (scrittore e collaboratore), Rossella Vilardi (collaboratrice), Nicoletta Dammone Sessa (collaboratrice) e Salvatore Mercadante (fotografo).
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Un sogno, un’emozione: È nata la casa editrice “Informazione libera”
23 anni, 10 mesi, 16 giorni senza verità: Ilaria Alpi e Miran Hrovatin
Ilaria Alpi era la persona generosa che «ogni volta che partiva comprava sempre un orologio e tornava sempre senza, perché lo regalava a un’amica somala. Quella volta, l’orologio non poté donarlo a nessuno…». L’orologio di cui parla Giorgio Alpi durante un’udienza oggi è al polso di Luciana Alpi dal quale non si separa mai. Ilaria Alpi era una persona determinata, una signora giornalista…
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Il Concerto Di Elisa Tomellini Al Teatro Politeama Di Palermo
Elisa Tomellini giovane brillante talento della musica
Volkswagen, Sospeso Il Responsabile Delle Relazioni Con Il Pubblico: Sapeva Degli Esperimenti Con Le Scimmie
I precedenti sullo scandalo
Le news di Radio off
Gentiloni e Franceschini celebrano Palermo Capitale italiana della cultura
Fondata dai fenici con il nome Zyz che significa fiore, amata e contesa da tutti: i greci, i romani, gli arabi, i normanni, gli spagnoli e ancora altri. Arte e storia, città di mercati storici dove poter gustare la cucina siciliana tra arancine, sfincione e pane con la milza o con panelle e crocché e di venditori ambulanti con la loro abbanniata (una sorta di canto per pubblicizzare la merce che vendono).
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Giornata della Memoria: “Arbeit macht frei” (Il lavoro rende liberi)
Sul cancello, dove entravano e uscivano i prigionieri, c’era scritto: Arbeit macht frei (il lavoro rende liberi). Era il campo di concentramento di Auschwitz. I prigionieri erano privati dei loro abiti, rasati e identificati con un numero, proprio per cancellare il loro passato. È il 27 gennaio del 1945 quando i soldati dell’Armata Rossa sono entrati nel campo di concentramento, liberando i pochissimi superstiti. Sono passati 55 anni. È il 20 luglio del 2000 quando la Repubblica italiana istituisce il ‘Giorno della Memoria’.
La legge numero 211 riconosce il 27 gennaio, una data simbolica, per «ricordare la Shoah, le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, e a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati».