Rassegna stampa, “I sensi. Uomini di un certo tipo” di Serena Marotta

libro due i sensi

Giornale L’Ora di domenica 13 gennaio 2019

Un viaggio immaginario nel mondo del disagio mentale, una storia d’amore e di erotismo, ambientata a Palermo. Un incontro casuale e uno scambio di sguardi, in un luogo insolito, poi una stretta di mano e i brividi che corrono lungo la schiena.

Da qui un intreccio di vite che corrono veloci. Vite che si nutrono di piccole cose, di gesti, di desiderio. Storie anche di sofferenza ma con la possibilità di riprendere in mano la propria esistenza, con il desiderio di recuperare una vita “normale” in un mondo studiato per chi è “normale”.

Il libro, al momento, si può acquistare su Amazon e presso la libreria Mondadori di via Villareale a Palermo e presso la libreria Zacco di corso Vittorio Emanuele, sempre a Palermo. In primavera sarà presentato in città.

Informazioni sull’autrice

Serena Marotta è nata a Palermo il 25 marzo 1976. Autrice di “Ciao, Ibtisam! Il caso Ilaria Alpi”, questo è il suo secondo  libro.  È una giornalista pubblicista, laureata in Giornalismo. Ha collaborato con il Giornale di Sicilia e con La Repubblica, ha curato vari uffici stampa, tra cui quello di una casa editrice, di due associazioni, una di salute e l’altra di musica, scrive per diversi quotidiani online ed è direttore responsabile del giornale online radiooff.org.

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Memoria e impegno: Giuseppe Fava

giuseppe fava

5 gennaio 1984: venne ucciso a Catania il giornalista e scrittore Giuseppe Fava. Fava era autore d’inchieste, romanzi e opere teatrali. Aveva fondato il mensile “I Siciliani” e aveva diretto il quotidiano “Giornale del Sud”.

È stato il primo a denunziare la presenza della mafia a Catania e i collegamenti tra questa e imprenditori e politici. Era nato il 15 settembre del 1925 a Palazzolo Acreide, in provincia di Siracusa. I suoi genitori erano maestri di scuola elementare. Lui scelse di studiare Giurisprudenza a Catania, dove si era trasferito nel 1943. Poi diventò giornalista professionista, collaborando con diverse testate, locali e nazionali.

È nel 1956 che venne assunto da “L’Espresso sera” e nominato caporedattore.

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I sensi.Uomini di un certo tipo

libri

[…] Intanto sento il venditore ambulante di detersivi passare sotto il balcone con la sua motoape: si alternano con lo sfincionaro, il venditore di sfincione, una leccornia tipica siciliana simile alla pizza. Mi divertono i suoni della mia città: Palermo. O meglio: della piccola strada in cui abito: via Rosina. Sono tutte palazzine basse, la più alta credo abbia quattro piani. Certe volte assisto involontariamente a scene uniche, che solo una città come Palermo, in un piccolo quartiere, può offrire. Le palazzine di tre piani, a pochi metri le une dalle altre, si affacciano su una piccola strada che, in teoria, dovrebbe essere a senso unico. Bene, questa strada è il parco giochi dei bambini del quartiere o il “salotto” delle mamme, che chiacchierano dai balconi. Spesso, dopo la scuola, i bambini escono fuori per strada a giocare a pallone. Improvvisano un campetto di calcio sotto il mio balcone. Inizia così il dialogo – dal balcone alla strada – tra le madri e i ragazzini. L’intento è quello di fargli ripetere le tabelline. Resto in silenzio ad ascoltarli. Altre volte, invece, mi sveglio con le grida della madre di Mimmo perché per l’ennesima volta le hanno bucato le gomme del motorino.

Il libro è disponibile su Amazon. Clicca qui per ordinarlo

#recensione: I sensi. Uomini di un certo tipo

i sensi recensione

Giada, la protagonista, è una giovane giornalista. Dinamica, passionale, determinata e fragile allo stesso tempo.
Il suo scritto è un connubio apparentemente stravagante fra il diario personale e il reportage divulgativo sui disturbi e i centri di cura psichiatrici. Nello sviluppo del suo progetto di lavoro, Giada conosce un affascinante psichiatra e ci racconta via via sia l’evoluzione del loro rapporto sia il frenetico susseguirsi delle sue giornate e delle sue vicende, con un focus che oscilla anch’esso dalla dimensione professionale a quella relazionale, carica di emotività e della sua sensualità.
Lo stile è piacevolmente sbrigativo, veloce, da diario, appunto; e poco importa se gli “incisi” sul tema scientifico sembrano a volte buttati lì, in disordine, quello che conta è l’umanità. L’umanità di tutti noi, “malati” o meno, che è la stessa, con le sue sofferenze, le sue paure, i suoi desideri… insomma tutto.

a cura di Turi Rubino

#libri: Ciao, IBTISAM! Il caso Ilaria Alpi di Serena Marotta

Ciao IBTISAM allo Spasimo

«Ibtisam» è la traslitterazione della parola araba che significa sorriso. La scelta del titolo nasce dal desiderio di fare un omaggio a Ilaria Alpi, inviata del Tg3, che amava il mondo arabo. Ilaria che tutti ricordano proprio per quel sorriso che non l’abbandonava mai. Ilaria Alpi era una persona determinata, una «signora giornalista», una persona semplice e generosa. Ha tanto voluto quel viaggio, il settimo, l’ultimo. Con lei il 20 marzo 1994, a Mogadiscio, c’era l’operatore Miran Hrovatin di Videoest di Trieste. Quello è stato il loro ultimo viaggio. Sono passati ventiquattro anni da quell’esecuzione avvenuta per le strade di Mogadiscio. Ventiquattro anni senza conoscere la verità, tra depistaggi, false dichiarazioni, ritrattazioni. Ci sono stati tre processi e una Commissione d’inchiesta parlamentare per tentare di dare un volto e un nome a chi ha voluto questo duplice omicidio. Due tesi opposte si sono fronteggiate in questi anni: quella della sparatoria conseguente a un maldestro tentativo di rapina, nel quale emerge la figura del capro espiatorio Hashi (il somalo arrestato e poi liberato dopo anni di carcere) contro quella, ben più consistente, di un attentato premeditato per bloccare le inchieste che Ilaria stava conducendo in terra somala su un coacervo di traffici illeciti di armi e rifiuti, scomode anche per l’Italia. “Ciao, Ibtisam” mette insieme i tasselli di un mosaico. Una storia che ha visto susseguirsi e precedere una serie di morti sospette. Il libro si apre con il racconto di quei momenti: l’agguato a Ilaria e Miran. Dal secondo capitolo, invece, incomincia a tracciare il percorso seguito dagli inquirenti che si sono occupati delle indagini sino ad arrivare al processo di primo grado del 1999 contro il somalo Hashi Omar Hassan. Per passare poi a delineare i fatti di cronaca del periodo in cui viene commesso il duplice omicidio. Quindi si parla dei due processi, quello della Corte d’Appello del 20 ottobre 2000 e d’Appello-bis del 10 maggio 2002, che vedono imputato ancora lui: Hashi, detto “Faudo”. La penultima parte è dedicata invece al lavoro della Commissione parlamentare d’inchiesta sul caso Alpi-Hrovatin. Infine, l’ultimo capitolo ricostruisce le tappe di Ilaria e Miran nei dieci giorni trascorsi in Somalia: Mogadiscio, Balad, Merca, Johar, Bosaso, Gardo, Bosaso, Mogadiscio. Al libro è allegata la lettera che Giorgio Alpi, padre di Ilaria, ha scritto nel 2008 per ringraziare Serena Marotta per il «grande contributo a non dimenticare» svolto con il lavoro di questo libro, allora pubblicato come tesi di laurea.

Serena Marotta

Il libro è disponibile su Amazon

In libreria

Libreria Mondadori (via Villareale 25, Palermo)
Libreria Zacco (corso Vittorio Emanuele, Palermo)
Libreria Multiservices (corso Tukory, 282, Palermo)
Libreria Fahrenheit 451 (via Carlo Cattaneo, 33, Nettuno (RM)
info: semarotta@yahoo.it

Rassegna stampa: “I sensi. Uomini di un certo tipo” di Serena Marotta

coperto I sensi ok

Palermo, 28 ottobre 2018 – È stato pubblicato oggi il romanzo «I sensi. Uomini di un certo tipo »di Serena Marotta.

Un viaggio immaginario nel mondo del disagio mentale, una storia d’amore e di erotismo, ambientata a Palermo.

Un incontro casuale e uno di sguardi, in un luogo insolito , poi una stretta di mano e brividi che corrono lungo la schiena.

Da qui un intreccio di vite che corrono veloci. Vite che si nutrono di piccole cose, di gesti, di desiderio. Storie anche di sofferenza ma con la possibilità di riprendere in mano la propria esistenza, con il desiderio di recuperare una vita “normale” in un mondo studiato per chi è “normale”.

Il libro, al momento, si può acquistare su Amazon. Ecco l’indirizzo:

https://www.amazon.it/dp/B07JYH32Q4/ref=sr_1_1?s=digital-text&ie=UTF8&qid=1540720444&sr=1-1&keywords=serena+marotta

 

Presto sarà presentato a Palermo e distribuito nelle librerie della città.

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Su Amazon il romanzo “I sensi. Uomini di un certo tipo” di Serena Marotta

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È stato pubblicato oggi il romanzo «I sensi. Uomini di un certo tipo» di Serena Marotta.

Un viaggio immaginario nel mondo del disagio mentale, una storia d’amore e di erotismo, ambientata a Palermo.

Un incontro casuale e uno scambio di sguardi, in un luogo insolito, poi una stretta di mano e i brividi che corrono lungo la schiena.

Da qui un intreccio di vite che corrono veloci. Vite che si nutrono di piccole cose, di gesti, di desiderio. Storie anche di sofferenza ma con la possibilità di riprendere in mano la propria esistenza, con il desiderio di recuperare una vita “normale” in un mondo studiato per chi è “normale”.

Il libro, al momento, si può acquistare su Amazon. Ecco l’indirizzo: https://www.amazon.it/dp/B07JYH32Q4/ref=sr_1_1?s=digital-text&ie=UTF8&qid=1540720444&sr=1-1&keywords=serena+marotta

Presto sarà presentato a Palermo e distribuito nelle librerie della città.

 

 

Informazioni sull’autore

Serena Marotta è nata a Palermo il 25 marzo 1976. Autrice di “Ciao, Ibtisam! Il caso Ilaria Alpi”, questo è il suo secondo  libro.  È una giornalista pubblicista, laureata in Giornalismo. Ha collaborato con il Giornale di Sicilia e con La Repubblica, ha curato vari uffici stampa, tra cui quello di una casa editrice, di due associazioni, una di salute e l’altra di musica, scrive per diversi quotidiani online ed è direttore responsabile del giornale online radiooff.org.

Info e contatti:

Serena Marotta

semarotta@yahoo.it

Spasimo, Palermo: la presentazione di “Ciao, Ibtisam! Il caso Ilaria Alpi”

sere spasimo

Giornale di Sicilia, edizione Palermo, 11 ottobre 2018

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