“Storie in versi”, il nuovo libro di Serena Marotta

copertina storie in versi

È stato pubblicato oggi il libro dal titolo “Storie in versi” di Serena Marotta.

Si tratta di una raccolta di biografie scritte appunto in versi che riguardano personaggi famosi: giornalisti, poeti, scrittori, musicisti, cantautori, pittori che hanno deliziato appassionati di tutto il mondo.

La raccolta con i nomi e le poesie dedicate ai personaggi famosi riportano solo il luogo e la data di nascita: non è un caso perché l’autrice, Serena Marotta, con questa scelta vuole dare un segno ben preciso: questi personaggi noti hanno lasciato un patrimonio che li ha resi immortali.

Il libro, al momento, si può acquistare su Amazon. Presto sarà presentato a Palermo e distribuito nelle librerie della città.

 

Informazioni sull’autrice

Serena Marotta è una giornalista e scrittrice palermitana, classe 1976.

Questo è il suo quarto lavoro, preceduto da un libro inchiesta, da un romanzo e da un libro di poesie: “Ciao, Ibtisam! Il caso Ilaria Alpi”, “I sensi. Uomini di un certo tipo” e “Poesie di un’adolescente cresciuta”.

Scrive per vari giornali online ed è direttore responsabile del giornale Radio Off.

 

Sicile

Sicile di Serena Marotta, dai tipi di Informazione libera, è una favola ambientata nei nostri giorni. Leggendola vi ho percepito il sapore dolce delle arance di Sicilia, la luminosità del suo sole e la trasparenza del suo mare, ma non vi svelerò la trama e non rivelerò niente che possa privarvi della gioia della sorpresa.

continua la lettura della recensione–> Qui

“2020 Inchieste” di Serena Marotta

Ci siamo: da oggi un altro libro per me importante, si intitola “2020 Inchieste“, edito da Informazione libera. Si può acquistare al momento l’e-book e la versione cartacea su Amazon. Presto anche in libreria. Come è nato questo libro? Questo lavoro è un contributo a non dimenticare. E’ una raccolta di articoli – di mini inchieste – fatte per ‘361 Report’ rubrica che curo per ‘361 Magazine’ di Milano e ‘Biografieonline.it.’

Tanti gli omicidi rimasti ancora irrisolti nonostante siano passati moltissimi anni. Qui propongo una serie di casi che ancora oggi sono avvolti nel mistero. Purtroppo un elenco lungo di esecuzioni che riguardano una brutta storia indelebile del nostro Paese. Tornare indietro nel tempo, rovistare negli archivi, ascoltare sentenze, rabbrividire davanti a certe carte, ad ascoltare certe testimonianze. Un lavoro che ti impegna, soprattutto il cuore. Con questo spirito ho voluto scrivere questo libro. Un impegno che è dovuto alle tante persone che oggi non ci sono più. Persone che hanno lottato per avere verità e giustizia o per chi ancora lotta per i propri cari.

Palermo, aiuto alimentare: poveri italiani o italiani poveri?

Mihàly-Köles

Palermo, doppia emergenza: il COVID-19 ha messo l’accento su situazioni di grande povertà. Il comune reagisce con piani di aiuto alimentare e solidarietà.

A Palermo l’ “abbanniata” solidale per aiutare le famiglie in difficoltà

Vucciria, Ballarò e Capo insieme contro il Coronavirus e per aiutare le famiglie in difficoltà economica a fare la spesa. Nasce così l’ “abbanniata” solidale, dal tipico grido che si usa nei mercati per pubblicizzare la merce venduta tra i banchi alimentari allestiti lungo la strada e nelle piazze dei mercati storici di Palermo. È qui che in tempi normali i cittadini fanno la spesa tra profumi, colori e sapori. È qui che, soprattutto a causa della grande distribuzione, si registra un calo delle vendite. Ma è da qui anche che parte un gesto solidale che dà un respiro alle famiglie indigenti del centro storico.

Continua qui la lettura

L’ “abbanniata” dello sfincionaro tornerà per le strade di Palermo

Sentiremo l’ “abbanniata” dello sfincionaro e potremo gustare lo sfincione all’aria aperta, quando tutto, finito il periodo di quarantena dovuto al Coronavirus, tornerà alla normalità. Così sentiremo di nuovo il suo canto che lo procede per le strade della città: è l’ “abbanniata” dello sfincionaro che con la sua ape gira per i quartieri di Palermo per vendere lo sfincione, una delizia simile alla pizza e soffice come una focaccia. È composto da ingredienti poveri e pasta lievitata, condito con pomodoro, cipolla, caciocavallo e origano. Ma com’è nato lo sfincione? Pare che, stando ad alcune ricostruzioni, lo sfincione sia nato a Palermo, all’interno del monastero di San Vito tra piazza Verdi (dove oggi c’è la caserma dei carabinieri) e il mercato del Capo. Ad inventarlo un giorno ci hanno pensato appunto le suore, che volevano creare un piatto tipico per le festività, in particolare per il Natale. Il nome deriverebbe – secondo alcuni – da un misto tra latino, greco e arabo. Ciò a testimonianza delle tante dominazioni e culture che hanno “accarezzato”, dominandola, l’Isola.  Così sembrerebbe derivare dal latino spongia, dal greco spòngos, il cui significato è spugna, e dall’arabo isfanǧ, che indica una frittella dalla pasta soffice con il miele sopra. Altri invece lo attribuiscono al dialetto sfincia, che significa soffice.

continua qui la lettura

2020

finestra vetro rotto

Invisibile. Afferri il respiro. Divori corpi, sentimenti e menti.

Vedo carri militari trasportare bare, e quelle anime voleranno in cielo e per loro neanche l’ultimo saluto.

Resto immobile. Ho paura questa notte, paura di chiudere gli occhi.

Nascondo le mani, ora braccia inermi, che non avvolgono corpi.

Resto senza voce mentre gli incubi mi divorano. E non è solo nel sonno. Sembra quasi una costante.

Il battito impazzisce. Non respiro. E’ angoscia, tristezza dentro e fuori la finestra.

Soffoco, mentre i pensieri corrono veloci e non riesco più a trattenerli su un foglio di carta.

Gli occhi sono puntati a queste strade desolate. Il silenzio rimbomba. Sento il tonfo della pioggia che cade sull’asfalto.

Vorrei chiudere gli occhi e sognare il mare, il sole e una vita normale.